A cura di Angel Moya Garcia
Fino al 17 dicembre 2023
Dello Scompiglio
La ricerca di Chiara Bettazzi, è una delle poche che mi ha sempre affascinata e conquistata. Anche lei dimostra come l’arte oggi è una ricerca di creazione di nuovo senso rispetto a ciò che è dato a priori. In cui ogni gesto è dettato dall’impulso di creare nuove interpretazioni del reale così come nuove suggestioni e possibilità instaurando legami con gli oggetti e con gli spazi, con e in cui opera.
All’accumulo, la riconfigurazione e la riconnessione di oggetti d’uso quotidiano, personali o trovati e recuperati, prendendo vita in installazioni scultoree, nel tempo si è fatta strada e si è legata anche l’archiviazione e la collezione di questi oggetti e queste ricostruzioni attraverso la fotografia, che diviene essa stessa opera complementare alla prima pratica.
Nelle sue opere l’oggetto quotidiano scompare nel suo valore d’uso comune per diventare parte fondante di un linguaggio tridimensionale nuovo da vivere in modo diverso e contemporaneamente da contemplare che si sviluppa in funzione dello spazio in cui si inscrive.
Reverse propone questa dualità di esperienza che l’opera di Bettazzi invita a fare nello spazio espositivo Dello Scompiglio, concentrando l’attenzione e la riflessione a partire da un genere pittorico carico di tradizione, ma che si dimostra sempre aperto alle riletture contemporanee: la natura morta, che attraverso un’illusione percettiva costruita nello spazio, è vista e indagata da due punti di vista diversi, ma complementari, ovvero come il davanti e il retro della tela del pittore.
E se da un lato si rivela la relazione tra spazio e oggetto e come quest’ultimo abbia sempre una rilevanza sul primo, attraverso l’uso classico di elementi come lo specchio, dall’altro si rivela la relazione tra natura morta e spettatore tutta giocata sulle modalità di visione di fronte, retro e illusione. Relazioni che mi riportano alla mente alle prime esperienze storiche in pittura di Van Eych e Velasquez, ma nel genere del ritratto.
Crediti immagine: Chiara Bettazzi, Reverse, courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio, foto di Leonardo Morfini