AGNES QUESTIONMARK | NEXARIS SUITE

A cura di Angel Moya Garcia

Fino al 13 aprile 2025

Tenuta Dello Scompiglio

“Chew, if only you could see what I’ve seen with your eyes!”

Con questa enigmatica citazione da Blade Runner vorrei introdurre uno dei core concettuali del progetto espositivo. Gli occhi. Se tutto è rappresentazione, gli occhi sono uno dei filtri con i quali del mondo l’uomo crea quella rappresentazione. Esiste un velo di illusione tra noi e la verità del reale. E quell’illusione si crea anche, forse soprattutto, attraverso i nostri occhi, che cominciano ad assumere lo status di strumenti con cui è possibile agire una manipolazione della percezione del reale. E chi manipola è colui che è consapevole di cosa sia la verità e di cosa sia l’illusione, potendo controllare quella rappresentazione; viceversa chi si trova davanti a lui è una vittima della sua rappresentazione illusoria. 

Agnes Questionmark, Opera Medica , 2024, Video a 3 canali, 9’, Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio, Ph Leonardo Morfini

Se, in ambito sanitario e scientifico, il medico potrebbe essere colui che vede e agisce operando secondo un’etica influenzata dalla biopolitica patriarcale, il paziente ne può essere la vittima, per la quale diventa necessario compiere azioni di (r)esistenza e gli occhi diventare il mezzo con cui disputarla. Gli occhi del medico, quelli della tecnologia e quelli del paziente, è tra queste tre entità, che corre tutta la tensione concettuale delle opere qui presentate.

Agnes Questionmark, Opera Medica , 2024, Video a 3 canali, 9’, Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio, Ph Leonardo Morfini

Partendo dalla discussione dei testi di Michel Foucault, Donna Haraway Karen Barad, Rosi Braidotti, Holon Hester o Paul B. Preciado, il progetto Nexaris Suite materializza nello spazio espositivo creato ad hoc, un contesto pseudo medico-ospedaliero di “una stanza chirurgica ibrida e automatizzata, in cui si intersecano due delle tecniche più richieste nel campo medico per la produzione di immagini di altissima qualità”, che restituiscono la visione di “organi, tessuti o qualsiasi altro componente organico, in dettaglio su uno schermo,” rivelando l’intera struttura del corpo del paziente, che altro non è che quello di una delle nuove e possibili forme di umanità, quelle immaginate da Agnes Questionmark in una società in transizione.

Agnes Questionmark, Nexaris Suite (2024), vista della mostra, Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio, Ph Leonardo Morfini

Un corpo in corso di mutazione, che è già una forma di resistenza, sfuggente al controllo della norma a cui la medicalizzazione vuole riportarlo, perché in una condizione ibrida, fluida, in cui tutto può essere penetrante e a sua volta penetrato, in grado di emergere in un contesto dove identità e morfologia umana cominciano a cambiare rispetto ai tratti essenziali e unici, che finora hanno caratterizzato l’essere umano. L’artista mette in primo piano un corpo trans (trans-specie, transgender, transumano) come un corpo spesso patologizzato, meccanizzato e ospedalizzato, facendo luce sulle dinamiche patriarcali in gioco.

Agnes Questionmark, Nexaris Suite (2024), vista della mostra, Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio, Ph Leonardo Morfini

Condannato ad un così alto livello di visibilità, attraverso la mediazione di questi occhi tecnologici, il corpo diviene oggetto scrutinato dagli occhi del medico, che riesce ad imporre il proprio controllo e ad agire la propria manipolazione. Soltanto nel restituire “lo sguardo al suo scrutatore, ripristinando la coscienza di sé, attraverso la consapevolezza della propria intenzionalità, gli occhi [del paziente] acquisiscono la capacità di vedere e quindi di riaffermare il proprio sguardo dominante sul soggetto scrutinante, sovvertendo la sorveglianza dello sguardo medico […] e possono permettere di osservare la realtà, impedendo che questa possa essere manipolata, controllata e regolata.”

Agnes Questionmark, Nexaris , 2024 , Jesmonite, silicone, pittura acrilica, ferro e sound design, Dimensioni: 900 cm x 480 cm x 640 cm di altezza. Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Ph Leonardo Morfini

Ma cosa succederebbe se fossero “proprio gli occhi, emblema di questo rovesciamento, a diventare oggetto dell’intervento chirurgico, territorio dello scontro”? L’artista con questa interrogazione, che si manifesta nell’installazione ambientale, lancia “un invito a leggere il presente e il futuro in bilico tra realtà, fantasia, utopia e distopia per costruire e per incubare altri mondi possibili.”

Agnes Questionmark, Nexaris , 2024 , Jesmonite, silicone, pittura acrilica, ferro e sound design, Dimensioni: 900 cm x 480 cm x 640 cm di altezza. Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Ph Leonardo Morfini
Agnes Questionmark, Nexaris , 2024 , Jesmonite, silicone, pittura acrilica, ferro e sound design, Dimensioni: 900 cm x 480 cm x 640 cm di altezza. Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Ph Leonardo Morfini
Agnes Questionmark, Nexaris , 2024 , Jesmonite, silicone, pittura acrilica, ferro e sound design, Dimensioni: 900 cm x 480 cm x 640 cm di altezza. Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Ph Leonardo Morfini
Agnes Questionmark, Nexaris , 2024 , Jesmonite, silicone, pittura acrilica, ferro e sound design, Dimensioni: 900 cm x 480 cm x 640 cm di altezza. Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Ph Leonardo Morfini

Crediti immagini: Agnes Questionmark, Nexaris Suite, (2024), Courtesy Associazione Culturale Dello Scompiglio Ph Leonardo Morfini

Don`t copy text!